Domenica delle Palme

La celebrazione della Domenica delle Palme è stata l’occasione per rievocare un’antica tradizione di cui si parla nel libro “IL CASTELLO DI PAVONE” scritto da Ruy d’Andrade, figlio di Alfredo d’Andrade. Dal discorso riportato nel libro, fatto da...
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14 aprile 2025

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La celebrazione della Domenica delle Palme è stata l’occasione per rievocare un’antica tradizione di cui si parla nel libro “IL CASTELLO DI PAVONE” scritto da Ruy d’Andrade, figlio di Alfredo d’Andrade.
Dal discorso riportato nel libro, fatto da Francesco Carandini, fraterno amico di Alfredo d’Andrade, in occasione della prima messa celebrata lunedì 8 settembre 1930 nella riconsacrata Chiesa di San Pietro in Castello, si possono trarre le seguenti parole:

«Figliuoli e nipoti di Alfredo d’Andrade e di Costanza Brocchi.
Quando, in nome vostro chiesi ed ottenni dal Prefetto di Torino l’autorizzazione al trasporto delle Salme dei vostri cari dal Camposanto di Pavone a questa millenaria Chiesetta di S. Pietro le cui prime pietre sorsero prima ancora del Castello … io pur chiesi ed ottenni dalla vostra bontà il privilegio di onorare poi, con semplici parole la memoria di vostro Padre e di vostra Madre, nel giorno in cui questo sacro recinto fosse restituito al culto e vi si celebrasse, dopo tanto intervallo, la prima Messa.
Per opera vostra quel trasporto fu piamente compiuto nello scorso anno, la sera del giovedì 8 agosto…
Tutti avete concorso a quest'opera di pietà, esaudendo il voto di vostro Padre. Ma tu, oh Ruy, suo primogenito, … tu specialmente hai dato opera a condurre a termine il restauro della Chiesetta … ed hai piantato a destra della parte centrale d’ingresso un arbusto d’ulivo a paro di quello già esistente a sinistra e che fornisce da tempo al paese i ramoscelli per la Domenica delle Palme; …
»

Gli Amministratori del Comune di Pavone e la Famiglia Giodice, proprietaria del Castello, hanno raccolto dalla nuova pianta di ulivo che è stata posta all’ingresso della Chiesa di San Pietro alcuni ramoscelli e li hanno portati nella Chiesa della Beata Vergine Maria delle Grazie unendoli a quelli destinati ad essere benedetti e condivisi con la Comunità Pavonese.
Degli ulivi ricordati dal Carandini si era purtroppo persa traccia. La nuova pianticella è stata accompagnata da queste parole:

«L’Amministrazione Comunale, per rinverdire la tradizione del taglio dei rami di ulivo e del loro trasferimento dalla Chiesa di San Pietro al paese, in occasione della Domenica delle Palme, rafforzando lo stretto rapporto fra il Castello e la nostra Comunità, dona al Castello di Pavone una pianta di ulivo, simbolo del rinnovamento, della rinascita, della pace e della forza vitale capace di rigenerare nuova vita

L'Amministrazione Comunale

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Ultimo aggiornamento pagina: 14/04/2025 11:18:08

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