Personalità che racchiude in sé differenti orientamenti: instauratore di complessi rapporti fra architettura e tutela delle opere di questa disciplina artistica, Alfredo d'Andrade può essere considerato rivelatore del gusto dominante della sua epoca.
Nato a Lisbona nel 1839 da una ricca famiglia di commercianti, a 14 anni è a Genova per impratichirsi nell'attività mercantile ma si dedica alla pittura in un ambiente agiato in cui tale esercizio è ancora considerato un privilegio dilettantesco volto in buona parte all'indagine degli aspetti quotidiani dell'esistenza.
Tradizione etnografica e attività sistematica di documentazione dell'architettura, indirizzata
anche a mettere in luce gli aspetti più minuti della vita, rimarranno così tratti essenziali del suo impegno successivo.
Non rientra a Lisbona per continuare l'attività commerciale paterna, preferendo frequentare l'Accademia Ligustica ed esordisce in campo artistico, pur sempre nei limiti del dilettantismo colto e meno sprovveduto, come pittore di paesaggio. Successivamente rifiuta la cattedra di pittura di paesaggio presso l'Accademia di Lisbona, ma accetta quella di ornato all'Accademia Ligustica. Con la città natale mantiene tuttavia consistenti rapporti, fino a diventare membro della "Società degli architetti civili" e la sua notorietà in patria (solo in quanto architetto-restauratore) è testimoniata dalla prima pubblicazione sulla sua opera.
Viaggiatore per gran parte dell'Europa, si stabilisce a Torino e frequenta un'altra cerchia di pittori dilettanti, la così detta "Scuola di Rivara". In seguito restaurerà il castello di Pavone Canavese adibendolo a sua residenza e luogo elettivo di lavoro.
Rileva con grande maestria tecnica repertori gotici piemontesi, tra i quali tuttavia risulta difficile oggi distinguere le riproduzioni fedeli dalle invenzioni o dagli oggetti, creduti autentici, ma in realtà repliche più tarde. Tale attività documentaria trova modo di proporsi al grande pubblico in occasione dell'Esposizione nazionale di Torino del 1880, nel cui ambito viene organizzata una mostra retrospettiva sul Cinquecento piemontese attraverso l'espediente della costruzione di una rocca e di un borgo medievali al Valentino in cui collocare, nel loro ambiente, gli oggetti di quell'epoca o loro ricostruzioni.
Si occupa, a vario titolo, dei restauri (ma spesso si tratta di vere e proprie ricostruzioni) dei più importanti monumenti del Piemonte e della Liguria, in particolar modo quelli di origini medioevali. Prima Regio delegato della Conservazione dei monumenti del Piemonte e della Liguria, poi primo Direttore del neonato Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti di queste Regioni, cura la redazione degli elenchi provvisori dei monumenti locali (con quelli della provincia di Pavia). Contemporaneamente non rinuncia a un'attività volta alla costruzione del nuovo: edifica la tenuta di Font'Alva in Portogallo e progetta una serie di residenze sia in Piemonte, sia in Portogallo (alcune rimaste allo stato di soli progetti).
Nel 1891, su incarico del Ministero dell'Istruzione, cura la raccolta e la presentazione del materiale per la I Esposizione italiana di Architettura, nel cui ambito l'album redatto in occasione dei restauri di Palazzo Madama in Torino, con disegni iniziati quasi un decennio prima, riscuote notevole successo di pubblico e di critica. Di tutto l'arco della sua attività d'Andrade raccoglie ordinatamente il materiale documentario.
Successivamente, pur occupandosi dei restauri di alcuni monumenti piemontesi e liguri, assieme ad altri incarichi ufficiali in seno alla Commissione generale di Antichità e Belle Arti, si occupa degli scavi e dei restauri dei monumenti romani del Piemonte e della Valle d'Aosta (in particolare dei capoluoghi di queste Regioni).
Nel 1900 è giurato italiano all'Esposizione universale di Parigi. Nel 1901 è nominato socio del Consiglio superiore dei monumenti nazionali di Lisbona e, fra le numerose onorificenze, riceve dal Presidente della Repubblica
francese la "Legione d'onore". Nel 1912, dopo che nel 1910 viene proclamata la repubblica in Portogallo, ottiene la nazionalità italiana. Muore a Genova nel 1914.
francese la "Legione d'onore". Nel 1912, dopo che nel 1910 viene proclamata la repubblica in Portogallo, ottiene la nazionalità italiana. Muore a Genova nel 1914.